L’intelligenza artificiale nella ricerca online: 5 novità da conoscere per il web marketing

Schermata che mostra l'acquisto di un prodotto eseguito all'interno della chat di ChatGPT.

ChatGPT ora permette di completare acquisti senza uscire dalla chat. Google ha attivato la ricerca visuale in AI Mode anche in Italia. Perplexity ha reso gratuito il suo browser AI-native. In una settimana sono arrivate novità che spostano concretamente dove e come gli utenti cercano prodotti e informazioni.

Per chi lavora nel web marketing significa che ottimizzare per i motori di ricerca tradizionali non basta più: bisogna capire come farsi trovare e citare dalle AI, come strutturare i contenuti per la ricerca visuale, e come presidiare nuovi canali di vendita conversazionali. E se hai un e-commerce o vendi servizi online, questi cambiamenti toccano direttamente il tuo business: i tuoi clienti potrebbero comprare da ChatGPT, cercare i tuoi prodotti con una foto invece che con parole chiave, navigare attraverso browser che sintetizzano i contenuti invece di mostrarli per intero.

Analizziamo cinque aggiornamenti che cambiano concretamente come i brand vengono trovati e scelti online.

OpenAI trasforma ChatGPT in un marketplace: l’e-commerce conversazionale è realtà

OpenAI ha compiuto un passo rivoluzionario introducendo la possibilità di acquistare prodotti e servizi direttamente all’interno di ChatGPT, eliminando la necessità di visitare siti esterni. Questa funzionalità rappresenta molto più di una semplice comodità per l’utente: è la nascita di un nuovo paradigma commerciale dove la conversazione diventa il fulcro dell’esperienza d’acquisto.

L’obiettivo dichiarato è creare un marketplace integrato in cui ricerca, confronto e transazione avvengono in un unico flusso conversazionale. Immaginate un utente che chiede “Voglio comprare un regalo per mia madre che ama il giardinaggio, budget 50 euro” e può completare l’acquisto senza mai lasciare l’interfaccia di chat.

Grafico che mostra il funzionamento del nuovo sistema di acquisto diretto integrato in ChatGPT dividendolo in fasi.
Funzionamento del nuovo sistema di acquisto diretto integrato in ChatGPT

Implicazioni per il web marketing

Questa evoluzione apre scenari completamente nuovi per le strategie digitali:

  • Visibilità conversazionale: Non basta più essere primi su Google. Le aziende devono assicurarsi di essere incluse tra le fonti e i partner riconosciuti da ChatGPT per poter apparire nei suggerimenti d’acquisto.
  • Ottimizzazione per AI: I contenuti dovranno essere strutturati pensando a come un’intelligenza artificiale li interpreta e li presenta, non solo a come appaiono in una SERP tradizionale.
  • Nuovi canali di acquisizione: Il traffico potrebbe sempre più provenire da conversazioni AI piuttosto che da click organici tradizionali, rendendo necessarie metriche e strategie di attribuzione completamente rinnovate
  • Partnership strategiche: Stabilire accordi diretti con piattaforme AI potrebbe diventare cruciale quanto lo è stato storicamente posizionarsi su Google Shopping o Amazon.

Le aziende che per prime comprenderanno come inserirsi in questi nuovi flussi conversazionali avranno un vantaggio competitivo significativo in quello che si prospetta come il futuro dell’e-commerce.

Google AI Mode diventa visuale: la ricerca per immagini raggiunge nuovi livelli

Google ha aggiornato la sua AI Mode introducendo capacità di ricerca visiva avanzata che ridefiniscono l’interazione tra utente e motore di ricerca. La novità permette di porre domande in linguaggio naturale ottenendo risultati ricchi di contenuti visuali, oppure di avviare ricerche caricando o scattando direttamente una foto.

La funzionalità è particolarmente potente nell’ambito shopping: basta descrivere ciò che si cerca con parole proprie (“un divano moderno color sabbia adatto a un soggiorno piccolo”) per ottenere risultati visuali accurati, alimentati dal Google Shopping Graph con oltre 50 miliardi di prodotti costantemente aggiornati.

Esempio di ricerca visuale in Google AI Mode
Esempio di ricerca visuale in Google AI Mode

La tecnologia “visual search fan-out”

Alla base di questa innovazione c’è una nuova tecnica chiamata “visual search fan-out”, che combina le capacità di Google Lens e Image Search con l’intelligenza di Gemini 2.5. Questo approccio ibrido permette all’AI di:

  • Analizzare con precisione gli elementi presenti in un’immagine
  • Comprendere il contesto e l’intento reale della ricerca dell’utente
  • Generare risultati che combinano comprensione visiva e semantica

Opportunità per brand ed e-commerce

Per le aziende, questa evoluzione richiede un ripensamento della strategia di contenuti visivi:

  • Ottimizzazione delle immagini prodotto: le foto devono essere tecnicamente impeccabili e semanticamente ricche, con metadati accurati che aiutino l’AI a comprendere cosa rappresentano
  • Descrizioni in linguaggio naturale: i testi devono riflettere il modo in cui le persone realmente parlano e cercano, non solo keyword forzate
  • Presenza nel Shopping Graph: assicurarsi che i propri prodotti siano correttamente indicizzati e aggiornati nei database di Google diventa ancora più critico
  • Strategia omnicanale visiva: immagini coerenti e di qualità su tutti i touchpoint diventano fondamentali per essere riconosciuti e consigliati dall’AI

La ricerca visiva non è più un canale secondario: è destinata a diventare uno dei modi con cui gli utenti scoprono prodotti e servizi online.

Google AI Mode arriva ufficialmente in Italia: una rivoluzione per la SEO italiana

Dopo mesi di test limitati al mercato statunitense, Google AI Mode è finalmente disponibile anche in italiano, portando nel nostro Paese quella che molti esperti definiscono la più grande rivoluzione nella ricerca degli ultimi vent’anni.

La nuova modalità consente agli utenti di condurre ricerche conversazionali e ricevere risposte generate direttamente da Gemini all’interno della pagina dei risultati, complete di link di approfondimento, immagini contestuali e suggerimenti correlati. Non si tratta più di una semplice lista di link blu: è un’esperienza di ricerca completamente ripensata.

Cosa cambia per chi vende online

L’arrivo di AI Mode in Italia segna un passaggio concreto: non basta più essere in prima pagina su Google. Bisogna anche essere riconosciuti come fonte autorevole dall’intelligenza artificiale e venire citati nei pannelli di risposta generati da Gemini. Per i brand significa ripensare alcuni punti fermi:

Visibilità diversa dal traffico: Un utente potrebbe trovare il tuo prodotto o servizio attraverso una risposta AI senza mai cliccare sul tuo sito. La metrica da guardare non è più solo il numero di visite, ma quante volte vieni citato e in che contesto.

Contenuti che rispondono a domande reali: Le vecchie pagine ottimizzate per keyword specifiche funzionano sempre meno. L’AI premia contenuti che offrono risposte complete e verificabili a domande che le persone si pongono davvero.

Qualità sopra quantità: Produrre decine di articoli superficiali conta meno di avere pochi contenuti ma autorevoli, completi e ben strutturati su temi in cui sei effettivamente competente.

Autorevolezza misurabile: I fattori E-E-A-T (Esperienza, Expertise, Autorevolezza, Affidabilità) non sono più solo linee guida SEO astratte. Sono i criteri che l’AI usa per decidere quali fonti citare. Se vendi scarpe da running, conta più un articolo scritto da chi corre davvero che dieci articoli generici sul running.

Da dove iniziare

Alcune azioni concrete da mettere in cantiere:

Analizza i tuoi contenuti esistenti: Quali pagine del tuo sito contengono informazioni che un’AI potrebbe citare? Quali sono solo riempitivo? Concentra le risorse sulle prime.

Implementa i dati strutturati: Schema.org non è più opzionale. Aiuta l’AI a capire cosa vendi, dove sei, quali recensioni hai ricevuto, quali domande rispondi.

Monitora le citazioni: Inizia a tracciare non solo dove ti posizioni su Google, ma quando e come i tuoi contenuti vengono usati nelle risposte AI. È una metrica nuova ma diventerà centrale.

Investi in contenuti di valore: Se finora hai prodotto contenuti principalmente per posizionarti su keyword, è il momento di affiancare una strategia editoriale che punti su competenza e utilità reale.

Il mercato italiano arriva con qualche mese di ritardo rispetto agli Stati Uniti, ma questo offre anche un vantaggio: la possibilità di imparare dagli esperimenti già condotti oltreoceano e implementare strategie più mature fin da subito.

Perplexity rende gratuito Comet: il browser AI-native per tutti

Perplexity ha compiuto una mossa strategica aprendo a tutti gli utenti l’accesso gratuito a Comet, il suo browser AI-native che fino a poco tempo fa era riservato esclusivamente agli abbonati premium. Questa decisione apre l’accesso a un modo completamente nuovo di navigare il web.

Cos’è un browser AI-native?

Comet non è semplicemente un browser tradizionale con funzioni AI aggiunte. È stato progettato da zero con l’intelligenza artificiale al centro dell’esperienza:

  • Ricerca integrata intelligente: la ricerca non è un’azione separata ma parte integrante della navigazione, con l’AI che anticipa le esigenze e offre informazioni contestuali
  • Presentazione dei contenuti guidata dall’AI: le pagine web non vengono semplicemente visualizzate: vengono analizzate, sintetizzate e presentate in modo ottimizzato per l’utente
  • Interazione conversazionale: si può “parlare” con il browser per navigare, cercare informazioni o eseguire azioni, rendendo l’esperienza più naturale e immediata

Impatto sulla visibilità dei siti web

La diffusione di browser AI-native come Comet introduce nuove dinamiche competitive:

  • Mediazione dell’accesso: gli utenti potrebbero non visitare direttamente i siti ma consumarne i contenuti attraverso riassunti e sintesi generate dall’AI del browser
  • Citazioni e attribuzioni: essere citati come fonte diventa più importante del ricevere una visita diretta, modificando le metriche di successo tradizionali
  • Nuove opportunità di integrazione: i siti che strutturano bene i contenuti potrebbero ottenere visibilità premium all’interno dell’interfaccia AI

Strategia per i content creator

Per adattarsi a questo scenario occorrono:

  • Contenuti di valore reale: l’AI tende a valorizzare contenuti originali e autorevoli rispetto a contenuti superficiali o duplicati
  • Struttura chiara e accessibile: gerarchie informative ben definite facilitano l’estrazione e la presentazione da parte dell’AI
  • Monitoraggio delle nuove metriche: tracciare come i propri contenuti vengono utilizzati e presentati in ambienti AI-first diventa essenziale

La gratuità di Comet ne accelererà l’adozione, ma anche molte realtà stanno già lavorando a browser AI-native o comunque con una forte integrazione dell’AI. Diventa quindi urgente per le aziende comprendere e adattarsi a questo nuovo paradigma di navigazione.

Conclusioni: prepararsi al futuro (che è già qui)

Le notizie analizzate non sono eventi isolati: sono tasselli di una trasformazione profonda che sta ridefinendo le regole del gioco nel marketing digitale. L’intelligenza artificiale non è più una tecnologia del futuro o un semplice strumento di supporto: è diventata il nuovo intermediario tra brand e consumatori.

Per le agenzie e le aziende che operano nel digitale, questo momento rappresenta insieme una sfida e un’opportunità straordinaria. Chi saprà adattarsi rapidamente, ripensando strategie SEO, content marketing ed e-commerce in chiave AI-first, avrà un vantaggio competitivo significativo.

In Webvisibility monitoriamo costantemente queste evoluzioni per aiutare i nostri clienti a navigare con successo la transizione verso il web alimentato dall’intelligenza artificiale. Il futuro della visibilità online si gioca oggi, e richiede partner che comprendano non solo dove va il mercato, ma anche come arrivarci preparati.


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